Tour guidati



SVIZZERA. Silenziosa e rigenerante. 

Lugano, Bellinzona, Berna e Basilea, centri storici medievali e architetture avveniristiche, montagne svettanti, laghi alpini e cascate pittoresche, fienili e mucche al pascolo adornano panettoni erbosi e prati verdissimi…

Partiamo il venerdì, se a tutti i partecipanti fosse possibile anche in mattinata…altrimenti nel primo pomeriggio dopo la scuola e il pranzo. La prima sosta, entrati in Svizzera, è per Lugano, in bella posizione sulla sponda nord-occidentale del lago omonimo in una baia a forma di arco dal clima eccezionalmente mite, la vegetazione rigogliosa di tipo mediterraneo, la ricchezza e il lusso nei negozi che si allineano sulle vie del centro storico.

In questa città le sperimentazioni architettoniche di Mario Botta si alternano alle meraviglie del tardo rinascimento che trovano la loro migliore espressione in Santa Maria degli Angioli dove campeggia il grande affresco del tramezzo, ultima opera di Bernardino Luini, allievo di Leonardo. Continuiamo in direzione di Bellinzona.

Nel 2000 i suoi castelli e le sue fortificazioni sono stati dichiarati patrimonio Unesco. Il carattere di città murata è ancora ben visibile mentre nella chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie, dagli esterni semplici con facciata a capanna, sono custoditi notevoli affreschi attribuiti alla cerchia del Borgognone. Proseguiamo lungo il corso dell’Aare e ci vengono incontro i laghi di Brienz e di Thun sulle cui sponde si trovano paesini caratterizzati da architetture sei-settecentesche e dall’immancabile presenza di castelli e chiese romaniche mentre sullo sfondo svettano le grandiose Alpi Bernesi.

Finalmente raggiungiamo Interlaken, la città dei tre laghi che deve la sua fama al superbo panorama affacciato sugli scintillanti ghiacciai della Jungfrau, la barriera boscosa del roccioso Harder e la caratteristica piramide del Nielsen. La cittadina ha un bellissimo viale alberato, fiancheggiato da negozi ed alberghi in stile Belle Epoque. Riprendiamo l’itinerario piegando a sinistra in direzione di Berna, capitale federale e capoluogo del cantone omonimo.

L’incantevole città medievale, patrimonio Unesco dal 1983, conserva un’atmosfera spettacolare grazie alle sue fontane, alle caratteristiche facciate in mattoni, ai vicoli in acciottolato, alle storiche torri. Raggiungiamo l’hotel per il pernottamento di due giorni. La mattina successiva, dopo la prima colazione, incontriamo la nostra guida e iniziamo le visite dalla terrazza panoramica di Rosengarten, in modo da ammirare la città dall’alto, quindi raggiungiamo la zona dove venne creata la “fossa degli orsi” alla metà del XIX secolo e l’odierno Bärengraben e, attraversato il ponte Nydegg, vediamo dove sorse il primo nucleo cittadino.

Da lì ci addentriamo nel centro storico e passeggiamo sotto i portici per ammirare le inconfondibili costruzioni in pietra arenaria, gli affascinanti vicoli e i maestosi edifici. Sostiamo di fronte alla Zytglogge (Torre dell’Orologio) e ammiriamo le numerose fontane; dopo la visita della cattedrale, la più grande chiesa tardo medievale della Svizzera, sostiamo nella vicina terrazza panoramica e infine raggiungiamo la Bundesplatz (la piazza federale), per la pausa pranzo.

Nel pomeriggio riprendiamo il bus per raggiungere il Zentrum Paul Klee, museo capolavoro di Renzo Piano, che conserva la più ricca collezione di opere del famoso artista. Fino al 22 giugno ci sarà una mostra temporanea dedicata a Le Corbusier, davvero interessante, oltre ad una panoramica delle opere di Klee al piano inferiore.

Approfittiamo del pullman per fare una tappa al Westside Shopping and Leisure Centre, progettato dall’architetto Daniel Libeskind e poi rientriamo in città per la cena libera e il secondo pernottamento. Il quarto giorno, dopo la prima colazione, ripartiamo, sempre con la nostra guida, in direzione di Basilea

Il centro storico dell’antica Basilia, seconda città svizzera per residenti, è caratterizzato dalle strette viuzze e dalle piazze nascoste con oltre 200 fontane, dai numerosi edifici secolari e dai punti di grande richiamo visivo come il Palazzo del Municipio, il ponte sul Reno Mittlere Brücke (costruito nel 1226) e la Cattedrale romanico-gotica, una tra le più belle architetture religiose tardo-medievali dell’Europa centrale che conserva i resti di Erasmo da Rotterdam. Per quanto riguarda l’architettura contemporanea, tema della nostra visita di Basilea, apprezziamo la stazione dei vigili del fuoco di Zara Hadid, l’Unione delle Banche Svizzere progettata da Botta, un paio di chiese d’impianto avveniristico…

Riprendiamo il pullman per raggiungere, a una manciata di chilometri, Riehen e vedere gli esterni della Fondazione Beyeler, un’esperienza unica che ha inizio non appena si arriva: il luminoso edificio dell’architetto italiano Renzo Piano con il suo incantevole parco dal prato verdissimo sul quale si alternano alberi e statue.

Infine a Weil Am Rheim si trova il Vitra Design Museum, progettato dall’architetto californiano Frank Gehry, uno dei più importanti musei di architettura e design industriale del mondo, che permette di sondarne il rapporto con l’architettura, l’arte e la cultura di tutti i giorni; punta di diamante del museo è la collezione, assolutamente unica, di arredi, luci e interior design. Si termina la visita con il Vitra Schaudepot che si presenta come un volume monolitico in mattoni, caratterizzato da una facciata del tutto priva di finestre e un semplice tetto a due spioventi.

L’interno offre le condizioni ideali per la conservazione dei pezzi preziosi della collezione. Raggiungiamo l’aeroporto in tempo utile per il nostro volo che decolla in serata e in poco più di un’ora atterra a Venezia. Rientriamo a Udine in tarda serata.

30 – 31 Maggio 1 e 2 Giugno 2025

La quota di partecipazione (base 35 persone) è fissata in euro 670,00 (soci sostenitori euro 660,00) comprensivi di: pullman granturismo – hotels centrali 3/4* a Lugano e a Berna in trattamento di pernottamento e prima colazione – tasse di soggiorno – uno o due pranzi sportivi lungo il percorso – volo Basilea/Venezia – franchigia trolley a mano cm. 45 x 36 x 20 – tutti gli ingressi indicati nel programma – guida locale a Berna e Basilea – assicurazione medico/bagaglio – guida/accompagnatore al seguito. Adesioni entro il 12 Aprile con il versamento di euro 200 a titolo di caparra. Il programma dettagliato sarà comunicato ai partecipanti.

Guida Maria Laura Delpiano – accompagna: Annaluisa Gori – Driver Roberto.                                       

Tour in programmazione



La Valle Umbra, l’infiorata di Spello e i Musei a cielo aperto.

Territori variegati di boschi ombrosi si alternano a lande spopolate; ampi prati che in tarda primavera si riempiono di fiori, lasciano intravedere magnifiche cittadine d’aspetto medievale; infine… le Land Art dell’uomo: tappeti e quadri floreali creati con petali di fiori stropicciati dal passaggio capriccioso del vescovo durante la cerimonia del Corpus Domini per finire con un Museo d’Arte Contemporanea a cielo aperto dove l’arte si gusta passeggiando. 

Partiamo il venerdì e con qualche sosta lungo il percorso ci dirigiamo subito ad Assisi. Il borgo che diede i natali a San Francesco, Patrono d’Italia, è il paese più affascinante e carico di mistero e di spiritualità di tutto il centro Italia e rappresenta uno dei centri storici più famosi, meta ogni anno di numerosi pellegrinaggi. Adagiato dolcemente sulle pendici del Monte Subasio, nella Basilica di San Francesco, divisa in parte inferiore e superiore, è custodita un’impressionante e spettacolare serie di decorazioni e affreschi dall’immenso valore artistico e storico realizzate da Giotto, Simone Martini e Cimabue.

Scendiamo lungo il percorso della cittadina per completare le visite e raggiungere il pullman che ci porta in un hotel affacciato sulle colline nei dintorni di Perugia dove ceniamo e pernottiamo due giorni. Dedichiamo il secondo giorno alla Valle umbra: piccoli borghi tutti annoverati fra i più belli d’Italia che meritano una passeggiata, pur se breve, per assaporare al meglio il bel paesaggio delle regioni dell’Italia mediana minore. Montefalco si trova in una delle aree paesaggisticamente più affascinanti dell’Umbria.

Circondato da vigneti e uliveti domina dall’alto di una collina la pianura dei fiumi Topino e Clitunno; per questa favorevole posizione panoramica dal 1568 gli è stato attribuito l’appellativo di Ringhiera dell’Umbria. Deve il suo nome all’imperatore Federico II di Svevia.  Stupor Mundivisitò più volte questi luoghi e, constatando il gran numero di falchi presenti nell’area, decise di cambiare il nome della località da Coccorone a quello attuale…

Non manchiamo il bellissimo Museo di San Francesco che ha sede, dal 1990, nella chiesa di San Francesco e negli ambienti dell’annesso convento. Costruita tra il 1335 e il 1338, la chiesa ospitò un cantiere pittorico di notevole importanza, soprattutto per la presenza di Benozzo Gozzoli, autore delle decorazioni della cappella di San Girolamo e di quelle dell’abside.

Le Storie della vita di san Francesco (1452), dodici scene disposte su tre registri, sono tra i più importanti cicli rinascimentali conservati, secondo in ordine di importanza dopo quello giottesco di Assisi. Alla decorazione delle cappelle laterali lavorarono Jacopo Vincioli, Giovanni di Corraduccio, Ascensidonio Spacca, mentre l’affresco nella controfacciata con l’Annunciazione con l’Eterno in gloria tra angeli e Natività è opera del 1503 di Pietro Vannucci detto il Perugino. Dipinti, sculture, tessuti e altri oggetti provenienti da luoghi diversi della città e del territorio hanno trovato posto nella galleria allestita in alcuni locali dell’ex convento. Nella cripta sono stati riuniti reperti archeologici e altri frammenti lapidei di varie epoche, tra cui, di particolare interesse, una statua di Ercole, di età classica e incerta provenienza. Proseguiamo con Trevi, sorto in epoca romana nei pressi della via Flaminia e delle rive del Clitunno.

Quest’antica cittadina è conosciuta come città dell’olio ed è inserita, come tutte le altre che visiteremo, fra i Borghi più Belli d’Italia. Immersa tra gli ulivi conserva testimonianze romane come le poderose mura che cingono ancora al centro abitato e importanti testimonianze medievali. Non manchiamo Bevagna un tempo nota per le tele pregiate. L’imponente cinta muraria, ancora oggi presente per l’intero perimetro, custodisce l’agglomerato urbano e la meravigliosa piazza Silvestri.

Infine, se il tempo ce lo consente, Deruta, nota per le lucenti ceramiche etrusche, quelle medievali arcaiche, le iridescenti maioliche, fino ai capolavori moderni.

Chiudiamo il cerchio con Brufa, una piccola frazione del comune di Torgiano situata sulla sommità di una collina che funge da spartiacque tra i territori di Perugia, Assisi e Foligno. Qui a partire dal 1987 è stato aperto un museo permanente a cielo aperto di sculture moderne di apprezzati artisti. Le opere hanno arricchito l’ambiente agricolo e urbano lungo la strada collinare che congiunge ponte San Giovanni a Torgiano.

Il parco di sculture di Brufa sarà il pretesto per scaldare, con aspre critiche e ferventi discussioni, l’abitacolo del pullman…Meno male che l’hotel è vicino e l’odore della cena ammansisce gli animi… Infine arriva il 22 Giugno, nona domenica dopo la Pasqua, quindi Corpus Domini! Partiamo subito dopo la prima colazione per raggiungere Spello, fondata dagli umbri e dichiarata da Augusto splendidissima colonia Julia. Spello conserva i segni della sua lunga storia romana e longobarda e resta uno dei borghi più incantevoli e strategici dell’Umbria.

Troviamo ancora inginocchiati e con gli occhi assonnati gli abitanti della cittadina e dei paesi limitrofi che, per tutta la notte, hanno disposto petali in quadri floreali di straordinaria bellezza lungo le vie del paese. Abbiamo il tempo di ammirarli saltando da un lato all’altro della strada senza rovinare alcunché finché, alle 11:00, la campana annuncia l’arrivo del Vescovo che porta in processione il Corpo di Cristo: un chilometro e mezzo di emozionante e colorata bellezza! Fra un’occhiata e l’altra dedichiamo un tempo breve alla Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore all’interno della quale la bella Cappella Baglioni, affrescata dal Pinturicchio, regala uno spaccato eccezionale dell’arte del primissimo ‘500. 

Al termine ci ritroviamo al pullman e iniziamo ad avvicinarci a casa fermandoci per il pranzo dopo poco, lungo il percorso. L’arrivo a Udine è previsto in tarda serata con gli occhi ancora pieni di petali di fiori!

20 – 21 e 22 Giugno 2025

La quota di partecipazione (base 35 partecipanti) è fissata in Euro 295,00 (soci sostenitori Euro 290,00) comprensive di: pullman granturismo – hotel con piscina sulle colline di Perugia in trattamento di pernottamento, prima colazione e cena – tasse di soggiorno – ingressi indicati nel programma – guide locali ove previste – assicurazione medico/bagaglio – guida/accompagnatore al seguito. Adesioni entro il 23 Maggio con il versamento di euro 100 a titolo di caparra. Il programma dettagliato sarà comunicato ai partecipanti.

Guida/accompagna: Annaluisa Gori – Guide locali – Driver: Roberto

Tour in programmazione



Portogallo: discreto e magnifico.

Partiamo nel tardo pomeriggio del venerdì, dopo il lavoro, per raggiungere l’aeroporto dal quale decolla il nostro volo serale che atterra a Siviglia pochi minuti dopo la mezzanotte. Incontriamo l’autista e il pullman con i bagagli e le vettovaglie che ci hanno preceduti via terra e, dopo un sonno ristoratore, ripartiamo il sabato mattina diretti a ovest. Siamo nell’Algarve, la regione più a sud del Portogallo che si differenzia dal resto del territorio per un clima mite per tutto l’anno grazie al mare caldo e alle correnti d’aria provenienti dalla vicina Africa. D’estate la costa, tra l’incantevole Tavira e Lagos, passando per Faro, è meta di migliaia di tour turisti. La visita della giornata, dopo una passeggiata a Tavira, è per Faro, capoluogo dell’Algarve fin dal 1756. La cittadina è risorta più volte dalle invasioni, dagli incendi e dal terremoto. Un tempo era un villaggio di pescatori mentre con i romani divenne un importante porto e centro amministrativo.

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Ovviamente cadde sotto la dominazione dei mori ma fu riscattata e dalle ceneri emerse una città nuova, ancora oggi piacevolmente visitabile soprattutto nella zona intorno al porto sul quale si affaccia la cittadina arabo-medievale. Immerso nella campagna poco a nord di Faro, il sito archeologico di Milreu custodisce le rovine della Ossonoba romana, forse distrutta da un terremoto e scoperta alla fine dell’Ottocento. Ancora oggi sono visibili le mura di un tempio poi trasformato in basilica paleocristiana e le piscine con i ricchi mosaici. Continuiamo in direzione ovest lungo la costa.

Le spiagge sono meravigliose, accessibili attraversando dune e cespugli all’ombra dei quali si dispongono ristoranti e piccoli bar per rinfrescarsi. Ci fermiamo per il pernottamento all’altezza di Lagos. Ci svegliamo la domenica mattina rinvigoriti da una piacevole brezza marina; dopo la colazione il nostro viaggio continua ancora verso ovest fino a raggiungere Sagres. Luogo sacro ai romani, divenne un importante punto di riferimento per la navigazione. Fu qui che portoghesi fondarono l’importante scuola di Sagres: qui si formarono navigatori, cartografi e astronomi, si realizzarono i primi astrolabi e…le prime caravelle.

Raggiungiamo il Cabo de Sao Vincente: le alte pareti rocciose, i faraglioni e lo sperone proteso nelle acque dell’oceano da secoli affascinano naviganti e viaggiatori. La tradizione narra che queste scogliere, alte 75 m, debbano il nome a San Vincenzo le cui spoglie furono trasportate qui dall’Andalusia per difenderle dalle invasioni arabe durante l’VIII secolo. Il culto del santo si tramandò nei secoli e fece del Cabo un luogo di pellegrinaggio oltre che di importanza strategica. Non ci resta che girare a destra e iniziare la risalita mantenendo la linea di costa, in direzione nord. Un’area selvaggia che si estende fino a Porto Corvo conserva un complesso e ricco ecosistema: il Park Natural Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina. Oltrepassata Sines la strada si avvicina alla costa finchè arriviamo a Tróia.

La penisola omonima è una lunga lingua di sabbia tra l’oceano e l’estuario del fiume Sado. Da qui, in 30 minuti di traghetto, si approda Setúbal. Questa cittadina mantiene intatta l’identità portoghese ed è oggi un centro turistico e culturale importante. Se il tempo ce lo consente ammiriamo almeno l’elegante portale gemino della Igreja do Jesus, nelle forme gotico-manueline di fine Quattrocento. L’interno custodisce azulejos che risalgono al Cinquecento e la navata è in parte rivestita da maioliche del XVII secolo. Siamo nel Parque Natural de Serra da Arrabida. A picco sul mare questo promontorio selvaggio e scosceso supera i 500 m di altitudine.

Proseguiamo in direzione di Lisbona che raggiungiamo nel tardo pomeriggio. Il lunedì, dopo la prima colazione, dedichiamo alla capitale una lunga passeggiata guidata: il quartiere dell’Alfama, il più affascinante e pittoresco di Lisbona, tra il castello e il mare, una sorta di suq arabo, un intricato labirinto di stradine, piccoli slarghi, giardini nascosti, archi e passaggi segreti dove la notte s’inseguono le note del passionale fado che escono dalle adegas, i locali tipici del quartiere, il quartiere di Baixa, la zona del Rossio e del Barrio Alto; completiamo con una breve vasca sulla Avenida de Libertade.

Dopo il pranzo libero riprendiamo il pullman e raggiungiamo Sintra, Patrimonio dell’Umanità per il gotico Palazzo Real, il Castello do Mouros costruito dagli arabi nel VIII secolo e il curioso Palazzo da Pena, in cui sono presenti tutti gli stili architettonici: dal moresco al gotico, dal manuelino al barocco.

Dopo la visita guidata raggiungiamo Mafra, nota per il suo convento barocco, detto “L’Escorial del Portogallo” per l’analogia con il famoso Monastero fuori Madrid. Al termine rientriamo a Lisbona per la cena libera e il pernottamento.

Il martedì mattina raggiungiamo il Monastero di Jeronimus nel quartiere di Belem, il monumento più impostante di Lisbona e capolavoro dell’arte manuelina.

Lo visitiamo assieme alla nostra guida che salutiamo, al termine, prima di ripartire verso nord in direzione di Obidos.

Il castello di questa cittadina è ammirevole ma le caratteristiche case bianche ricoperte di bouganville rubano più scatti. Qui il tempo pare essersi fermato e allora vogliamo comprare un souvenir del Portogallo.

Se il tempo ce lo consente passeggiamo a piedi nudi sul lungo litorale di Nazarè e guardiamo le barche colorate dei pescatori; l’odore di salsedine si effonde nell’abitacolo del pullman…Proseguiamo ormai a nord dell’Estremadura e, accompagnati dalla guida, non possiamo perdere Alcobaça, immersa in una zona di campagne coltivate a frutteti.

Qui, il più grande monastero cistercense del Portogallo, ci regala una pagina di storia e fede. La grandiosità e lo slancio poderoso delle strutture in pietra chiara ci abbagliano ma l’interno è sobrio, pulito e misurato, proprio come avrebbe voluto Bernardo da Chiaravalle. Concludiamo la giornata con il monastero di Batalha, situato in fondo ad una valle verdeggiante e costruito nel XV e XVI secolo, uno dei capolavori dell’arte gotica e manuelina.

L’enorme mole color rosa dorato della sua architettura si erge in una sinfonia di ghimberghe, pinnacoli, contrafforti, guglie e colonnine. L’interno ci lascia a bocca aperta. Il nostro hotel, per la cena e il pernottamento, è vicinissimo. Dopo la prima colazione partiamo, il mercoledì, in direzione di Fatima. Situata su un brullo altopiano dove, fino al 1920, sorgeva un piccolo villaggio di pastori, questa cittadina è ormai diventata moderna e si raccoglie intorno al grande santuario meta di pellegrinaggi, tra i più celebri e frequentati del mondo cattolico. Una sosta ci vuole, pur se breve e individuale prima di ripartire in direzione di Tomar. Fondata nel 1157 dal primo Gran Maestro dell’Ordine dei Templari in Portogallo, la città è dominata dal castello del XII secolo al cui interno sorge il maestoso Convento de Cristo. Il centro di questa incantevole cittadina resta comunque il fitto groviglio di stradine e la vivace via dei negozi che conduce alla chiesa gotica di San Giovanni Battista dal caratteristico portale manuelino.

Nel pomeriggio arriviamo a Coimbra dove incontriamo la nostra guida; città universitaria è celebre non solo per l’antica cattedrale, serrata e merlata come una fortezza, ma soprattutto per la settecentesca Biblioteca dove, a preservare i preziosi libri e documenti, dagli insidiosi insetti “mangiacarta”, contribuiscono un paio di ghiotti pipistrelli… Per il pernottamento raggiungiamo Porto che visitiamo la mattina successiva, dopo la prima colazione, assieme alla guida.

Qui rivediamo l’Oceano Atlantico, pregustiamo il sapore dell’omonimo vino e, prima di cena, ci rilassiamo con una mini crociera sul fiume Douro a bordo di una tipica imbarcazione locale alla scoperta dei caratteristici ponti sul fiume, fino alla foce dell’oceano. Seconda città del Portogallo per grandezza e capitale del Nord del paese, Porto conserva monumenti strepitosi: la “Sé” (Cattedrale) imponente chiesa fortezza costruita tra il XVII e XVIII secolo con i suoi splendidi chiostri, la chiesa rinascimentale di Santa Clara, la Chiesa di San Francesco, il Quartiere Ribeira, il ponte Dom Luis, la stazione ferroviaria centrale di Sao Bento, con un interno rivestito di azuleios, la torre e chiesa dos Clerigos…

Ripartiamo in direzione di Guimarães, antica cittadina ricca di segni del passato medievale il cui centro città, Patrimonio Unesco, è tutto raccolto intorno al Paço dos Duques, al palazzo dei duchi di Bragança e alla Chiesa di Nostra Senhora de Oliveira. La cittadina è considerata la culla della nazione per aver dato i natali a Don Alfonso Henriques artefice del processo di riconquista ai danni dei mori.

Nel pomeriggio arriviamo a Braga. La seconda città del Nord portoghese è un polo economico, industriale e agricolo, nonché sede universitaria; il patrimonio religioso è di grandissimo valore con la medievale Cattedrale, la Cappella dei re, in stile gotico e l’imponente Palazzo episcopale che si affaccia sul Giardino di Santa Barbara. Se il tempo ce lo consente, non manchiamo il complesso di Bom Jesus do Monte, caratterizzato da una chiesa neoclassica in cima a una elaborata scalinata barocca formata da 17 pianerottoli.

Per il pernottamento raggiungiamo Bragança che, ai piedi della Serra de Noguera, conserva intatta la cerchia di mura con 18 torri del secolo XII mentre il Domus Municipalis è una delle poche testimonianze di architettura civile romanica in Portogallo. È venerdì e stiamo ormai scendendo lungo il versante interno. Il confine spagnolo scorre alla nostra sinistra mentre ci viene incontro Mirada do Douro; lambita dall’omonimo fiume è situata su un altopiano al confine con la Castiglia e Leon di Spagna. Qui le tradizioni sono ancora molto radicate e la parlata locale è stata riconosciuta come dignità di lingua dal governo di Lisbona mentre la gastronomia, con particolare riguardo alla pregiata carne bovina, è gratificata da un marchio di qualità. Oltrepassata Sorthela ci viene incontro Belmonte.

La cittadina fu, per generazioni, feudo dell’eroica famiglia Cabral, basti ricordare Pedro Alvarez Cabral, scopritore del Brasile. Per il pernottamento ci fermiamo nei dintorni di Castelo Branco, principale centro della Beira Baixa che corre lungo il confine spagnolo con numerose fortificazioni, oggi ormai in rovina ma evidenti testimonianze di un passato tumultuoso. Il sabato mattina ripartiamo dopo la prima colazione e, a soli 12 km dal confine con la Spagna, ci fermiamo a Elvas, una cittadina di frontiera.

Le fortificazioni della città vecchia sono tra le meglio conservate d’ Europa e sono patrimonio Unesco. Una passeggiata lungo le merlature ci permette di ammirare dall’alto la città vecchia e da vicino lo schema ingegnoso delle fortificazioni costruite secondo i canoni di Marquis de Vauban, architetto militare francese… Una serie di bastioni pentagonali con rivellini leggermente staccati, forma una stella a più punte che protegge le mura da ogni direzione…una specie di Palmanova portoghese… Non possiamo dimenticarci la sosta ad Evora.

Antica capitale dell’Alentejo, di cui scrisse tanto José Saramago, la cittadina è stretta tra le mura romane, medievali e seicentesche: un fitto reticolato di stradine che diventano un vero e proprio mosaico architettonico e culturale. La cattedrale è imponente; il suo romanico si fonde con il gotico fino a farla sembrare un castello per la presenza delle due torri, una merlata e l’altra sovrastata da un cono blu. Oggi Evora è un centro giovane e vivace che ha accresciuto nei secoli il suo prestigio grazie all’Università.

Dopo la passeggiata, se il tempo ce lo consente, a una manciata di chilometri in direzione di Guadalupe, ci sarebbe il Cromleque dos Almendres, un sito composto da due cerchi concentrici di più di 90 menhir disposti a ferro di cavallo. Furono sistemati qui tra i 7000 gli 8000 anni fa ed avevano il compito di segnalare un sito legato probabilmente all’osservazione del cielo oppure ad antichi riti di fertilità.

Per l’ultimo pernottamento ci fermiamo nelle vicinanze di Beja. Città di origine romana e roccaforte di quel Basso Alentejo in cui i contadini lottarono duramente per i propri diritti fino a ribellarsi apertamente al regime di Salazar, negli anni ‘60 del secolo scorso. Oggi resta ancora un importante centro per la produzione di frumento, olive e sughero. La città vecchia, dalle strade strette e spesso acciottolate, ci regala la vista della Torre de Menagem, il caratteristico maschio del castello che segna il limite nord-ovest del centro storico. La domenica, dopo la prima colazione, con qualche sosta lungo il percorso, raggiungiamo l’aeroporto in terra spagnola da dove, nel pomeriggio un volo diretto ci riporta in Italia. 

Da venerdì 11 (tardo pomeriggio) a domenica 20 Luglio 2025

La quota di partecipazione (base 35 persone) è fissata in euro 1.595,00 (soci sostenitori euro 1.585,00) comprensivi di: Voli low cost, tasse aeroportuali comprese – Franchigia bagaglio a mano (i bagagli pesanti saranno caricati due giorni prima sul pullman che ci precede via terra) – Pullman granturismo – Sistemazione in hotel  3*, 4* e 5* in camere doppie con servizi privati – Trattamento di prima colazione e cena in hotel (ad esclusione di quella a Lagos e della seconda a Lisbona) – Tasse di soggiorno locali – Due o tre pranzi sportivi nei lunghi percorsi – Visite guidate a: Lisbona, Belem, Mafra, Sintra, Batalha,  Alcobaca, Coimbra e Porto – Tutti gli ingressi indicati – Mini crociera sul fiume Douro a Porto – Assicurazione assistenza/spese mediche – Guida/accompagnatore al seguito. Adesioni entro il 7 Giugno con versamento di Euro 300,00 a titolo di caparra. La data del saldo e il programma dettagliato saranno comunicati ai partecipanti.

Guida/accompagna: Annaluisa Gori – guide locali – driver: Roberto.

Tour in programmazione.



In conformità con le normative vigenti in materia, i viaggi si avvalgono dell’organizzazione tecnica di A. di V. abilitate. I tour in programmazione non sono confermati ma solo proposti. All’atto della conferma i partecipanti riceveranno foglio notizie con eventuali variazioni e dettaglio degli operatori. I tour sono riservati agli iscritti, ai soci sostenitori e ai loro familiari.


Per i viaggi: Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’art. 16 della legge n. 269 del 3 agosto 1998:

“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”